L’agrivoltaico è una soluzione innovativa e sostenibile che, grazie all’installazione di pannelli solari all’interno di terreni agricoli, permette di produrre energia pulita e, allo stesso tempo, disvolgere le normali attività agricole e di allevamento. Si tratta quindi di un modo innovativo per produrre energia elettrica da fonte rinnovabile, garantendo allo stesso tempo un uso sostenibile del suolo e la tutela della biodiversità.
Grazie alla capacità di combinare l’energia solare con gli ampi spazi di terreno offerti dall’agricoltura, gli impianti agrivoltaici stanno diventando sempre più popolari in Italia, generando molteplici vantaggi per l’ambiente e per l’economia del territorio, oltre adiventare un’ulteriore fonte di reddito per le aziende agro-zootecniche.
In questo articolo esploreremo cos’è l’agrivoltaico, come funzionano i parchi fotovoltaici a terra e gli incentivi e relative agevolazioni per la realizzazione di queste strutture in tutto il Bel Paese.
Cos’è l’agrivoltaico e come funzionano i parchi fotovoltaici a terra
I parchi fotovoltaici a terra sono dei grandi impianti installati all’interno di terreni agricoli. Questo tipo di soluzione rappresenta un’opportunità ottimale per combinare la produzione di energia elettrica con l’agricoltura, seguendo il principio Do No Significant Harm (DNSH). Questo principio fondamentale per accedere ai finanziamenti del RRF, prevede infatti che gli interventi agrivoltaici previsti dal PNRR nazionali non arrechino nessun danno significativo all’ambiente.
Inoltre, i piani devono includere interventi che concorrono per il 37% delle risorse alla transizione ecologica e non devono compromettere la produzione agricola. I moduli fotovoltaici, infatti, vengono installati su strutture metalliche fisse o su tracker posti ad una certa altezza dal suolo, in modo da creare uno spazio tra i pannelli solari fotovoltaici, consentendo alla luce solare di raggiungere le colture sottostanti.
Questo spazio è chiamato “spazio agrivoltaico” ed è progettato proprio per consentire il corretto svolgimento delle attività lavorative e non interferire con le attività agricole sottostanti, che non devono essere inferiori al 70% del totale della superficie agricola.
Oltre ad essere una soluzione sostenibile ed ecocompatibile, grazie alla riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera, è anche una fonte di ritorno economico; l’energia prodotta e auto consumata, infatti,risulta una voce di costo in meno per le aziende agro-zootecnichee quella in eccesso viene immessa nella rete elettrica nazionale, generando un reddito per i proprietari dei terreni sui quali sorgono gli impianti.
Riassumendo, quindi, un impianto agrivoltaico permette di raggiungere una maggiore sostenibilità, ridurre i costi energetici e migliorare le prestazioni ambientali e reddituali delle attività agricola.
Incentivi e agevolazioni in Italia
In Italia, l’installazione di queste soluzioni fotovoltaiche può beneficiare di incentivi e agevolazioni. Grazie al nuovo Bando Parco Agrivoltaico 2024, infatti, è possibile installare un impianto fotovoltaico a terra e ricevere un incentivo, erogato sotto forma di contributo in conto capitale, che copre fino all’40% delle spese ed una tariffa incentivante applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete.
Il bando, infatti, permette direalizzare impianti fotovoltaici con potenza massima di 1 MW, da installare su edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.
La nostra esperienza maturata in vent’anni di esperienza nel settore, ci permette di seguire l’intero progetto: dalla richiesta dell’incentivo, passando per il posizionamento e l’installazione dei pannelli, fino alla realizzazione di eventuali sistemi di accumulo. Ultimo ma non per importanza: forniamo tutta l’assistenza necessaria, anche grazie alla presenza di sistemi avanzati di controllo e gestione dell’impianto fotovoltaico.
I vantaggi dell’agrivoltaico per l’ambiente e l’economia del territorio
L’agrivoltaico rappresenta quindi una soluzione innovativa per l’ambiente e l’economia del territorio. Infatti, la realizzazione dei parchi fotovoltaici a terra permette di produrre energia pulita e rinnovabile, riducendo le emissioni di gas serra e contribuendo in maniera significativa alla lotta contro il cambiamento climatico. Ma c’è di più: dal punto di vista economico, rappresenta una importante fonte di reddito per i proprietari dei terreni, che da un lato possono rivendere l’energia in eccesso alla rete nazional. Infine, si possono associare anche all’installazione di colonnine e dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole.
I parchi agrisolari, quindi, rappresentano una soluzione efficace per la produzione di energia pulita e la valorizzazione del territorio, oltre ad un modo concreto per salvaguardare il nostro pianeta.
Le differenze con l’agrisolare:
Gli impianti agroenergetici si distinguono in due tipologie; oltre all’agrivoltaico, infatti, esiste anche l’agrisolare. Si tratta sempre di impianti fotovoltaici, ma che non trovano la loro collocazione all’interno dei terreni, bensì sulle coperture di aziende agricole e di trasformazione di prodotti agricoli oppure in terreni agricoli marginali o non coltivati. Qui per saperne di più sull’agrisolare.
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