Incontri Sostenibili: insieme a Monica Baldini verso la Positive Transition aziendale

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In questo nuovo appuntamento della rubrica Incontri Sostenibili, esploriamo un tema sempre più centrale nel mondo del lavoro: la creazione di ambienti aziendali positivi e sostenibili

Oggi più che mai, le aziende si trovano a fronteggiare sfide che vanno ben oltre il semplice raggiungimento degli obiettivi economici. Il benessere delle persone, la coesione dei team e la capacità di costruire relazioni autentiche sono diventati elementi imprescindibili per garantire successo e continuità

Abbiamo avuto il piacere di conversare con Monica Baldini, esperta di Positive Transition, che ci ha raccontato come le sue metodologie innovative stiano rivoluzionando il modo in cui le organizzazioni affrontano le sfide del mercato. Il suo approccio, che mette al centro la persona e il senso di appartenenza, si integra perfettamente con i valori e la mission di ElettroD, dimostrando che il benessere al lavoro non è solo un valore umano, ma anche una leva strategica per migliorare la produttività e l’efficienza aziendale.

Elettro D: Monica, puoi raccontarci in cosa consiste il tuo lavoro e come si integra nel contesto aziendale per favorire una trasformazione positiva?

Monica Baldini: Il mio lavoro consiste nel supportare le aziende a trasformare il luogo di lavoro in un ambiente positivo, dove le persone si sentono coinvolte e soddisfatte. Oggi, i lavoratori non cercano solo uno stipendio: desiderano sentirsi parte di un progetto più grande. Studi e ricerche confermano che il benessere sul posto di lavoro è cruciale per la produttività e la retention del personale.

Stare bene al lavoro significa sentirsi al sicuro, percepire che il proprio operato ha senso, costruire relazioni positive con i colleghi e, soprattutto, lavorare in un ambiente che valorizza il NOI. Ogni azienda ha esigenze diverse, quindi il mio approccio inizia con un’analisi accurata per definire strategie su misura.

Quattro sono le aree chiave:

  1. Strategia: integrare il benessere come obiettivo aziendale, con azioni misurabili e coerenti.
  2. Coesione: alimentare una cultura aziendale che unisca le persone intorno a uno scopo comune.
  3. Leadership: formare leader che valorizzino le persone e promuovano relazioni costruttive.
  4. Coerenza: tradurre i valori aziendali in pratiche quotidiane, eliminando discrepanze tra ciò che si dichiara e ciò che si fa.”

Elettro D: Qual è il ruolo del team building nelle moderne strategie aziendali e quali benefici porta a organizzazioni come ElettroD?

Monica Baldini: Il team building è uno strumento utile per rafforzare le relazioni e conoscersi oltre i ruoli aziendali. Tuttavia, non è sufficiente da solo. La positività aziendale richiede un presidio costante, con interventi strategici che coinvolgano tutti i livelli dell’organizzazione.

Elettro D: Puoi farci qualche esempio pratico per capire come funziona un percorso di Positive Transition?

Monica Baldini: In ElettroD abbiamo avviato il percorso con il coinvolgimento della direzione per identificare valori fondamentali e gli obiettivi aziendali. Successivamente, un’analisi approfondita ha evidenziato criticità come il sovraccarico in alcuni reparti e problemi di comunicazione.

Abbiamo affrontato queste sfide attraverso laboratori collaborativi con lo staff, che hanno portato a soluzioni condivise e miglioramenti concreti. Ad esempio:

  • Nuove procedure operative sono state proposte dal personale e testate per 12 mesi prima dell’adozione definitiva.
  • È stato introdotto un sistema di riconoscimenti che celebra i successi collettivi, rafforzando lo spirito di squadra.
  • Le necessità legate agli spazi hanno portato al progetto di una nuova sede, pensata per il comfort e la produttività.

Elettro D: Quali vantaggi sono stati riscontrati grazie a questo percorso?

Monica Baldini: I benefici sono stati significativi e misurabili, come nel caso di:

  • Procedure migliorate, grazie al coinvolgimento dello staff.
  • Comunicazione più efficace, con riduzione delle interruzioni superflue.
  • Clima relazionale positivo, con maggiore coesione e momenti conviviali organizzati dal personale.
  • Aumento della serenità e della motivazione, rilevati nell’ultima analisi interna.
  • Spazi di lavoro progettati per rispondere meglio alle esigenze del team.”

Elettro D: Strategia del Ben-Essere: approfondiamo questa tematica

Monica Baldini: Il benessere aziendale non è frutto del caso o di iniziative sporadiche. Richiede una strategia coerente, che includa sicurezza fisica ed economica, soddisfazione, coesione, relazioni positive e una visione del lavoro come contributo a uno scopo più grande. È necessario misurare periodicamente i progressi per attuare azioni sempre più mirate.

Positive Transition: attualità e prospettiva

Monica Baldini: Le aziende che investono nel benessere lavorativo spesso sottovalutano i costi del malessere: turnover, assenteismo, stress e cali di produttività. Al contrario, la Positive Transition migliora il coinvolgimento, rafforza la produttività e aiuta a trattenere i talenti, creando un ambiente in cui tutti vincono. Grazie anche ai numerosi bandi di finanziamento disponibili, è possibile intraprendere questa strada con vantaggi economici e organizzativi significativi.

In conclusione, Monica sottolinea: costruire ambienti di lavoro positivi richiede coraggio, ma è una scelta che ripaga. La Positive Transition non è solo un investimento nel presente, ma una promessa per un futuro migliore, per le aziende e per le persone che le animano.”

Il percorso di Positive Transition dimostra che il benessere aziendale non è un lusso, ma una scelta strategica che genera valore per tutti: collaboratori, clienti e l’azienda stessa. Investire in ambienti di lavoro positivi significa costruire organizzazioni capaci di affrontare le sfide del presente con motivazione, coesione e innovazione.

Per aziende come la nostra, che abbracciano il cambiamento con coraggio e visione, il futuro non è solo sostenibile, ma anche ricco di opportunità. La trasformazione inizia con il primo passo: scegliere di mettere le persone al centro, perché sono loro il cuore pulsante di ogni grande progetto.

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