Incontri Sostenibili | Con Agostino Marconi: trasformare l’impresa attraverso il modello Società Benefit

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In questo nuovo episodio di Incontri Sostenibili, abbiamo parlato con Agostino Marconi, consulente ESG di Harley&Dikkinson ESG, società specializzata nell’accompagnare le aziende lungo un percorso strutturato verso la sostenibilità, anche attraverso la trasformazione in Società Benefit. Con lui abbiamo approfondito cosa significa intraprendere questo tipo di scelta, quali sono le implicazioni concrete e perché strumenti come la Relazione d’Impatto possono diventare leve strategiche per le imprese.

Elettro D: Harley & Dikkinson è un gruppo con una forte esperienza nel campo della sostenibilità e dell’innovazione. Di cosa vi occupate e qual è la vostra missione?

Agostino Marconi: Harley&Dikkinson è un gruppo fintech che da oltre vent’anni opera al fianco di famiglie, condomìni, imprese e istituzioni finanziarie per favorire la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio italiano, come richiesto dalla Direttiva europea Case Green.

La nostra attività consiste nel coordinare i diversi attori della filiera anche attraverso piattaforme digitali, creando condizioni di sicurezza e trasparenza che permettono di avere risultati, tempi e costi certi.

Alla base della nostra mission non c’è solo l’obiettivo ambientale di ridurre consumi ed emissioni, ma anche una finalità sociale ben precisa, che abbiamo condensato nell’espressione: integrazione sociale e lotta alla solitudine. La riqualificazione degli edifici e degli spazi urbani per noi non è soltanto una questione tecnica: significa rigenerare i luoghi in cui le persone vivono e rafforzare le relazioni all’interno delle comunità. Dopo la casa privata, il condominio e il quartiere sono i primi ambiti nei quali si sperimenta la condivisione; rendere questi spazi più inclusivi e accoglienti è parte integrante della nostra idea di sostenibilità.

In questo percorso si inserisce HD ESG, la società del gruppo di cui faccio parte e che si occupa di consulenza in materia di sostenibilità. Il suo compito è accompagnare le imprese che vogliono intraprendere un cammino strutturato in questa direzione: dalla trasformazione in Società Benefit alla redazione della Relazione d’Impatto, dall’integrazione degli obiettivi ESG nella governance alla definizione di politiche rivolte a lavoratori, stakeholder e comunità. Con HD ESG supportiamo le aziende non solo nel rispetto degli standard normativi, ma soprattutto nel trasformare la sostenibilità in un elemento distintivo della loro identità e in una leva di crescita di lungo periodo.

Elettro D: Come è nato l’incontro con Elettro D e quali sono stati i primi passi del percorso comune?

Agostino Marconi: Elettro D fa parte del network di riqualificazione che Harley&Dikkinson ha costruito negli anni. Elettro D collaborava già con alcune iniziative del gruppo e si è trovata naturalmente a condividere i nostri obiettivi socio-ambientali, come la volontà di eseguire interventi di qualità, la sensibilità sull’urgenza della transizione energetica e l’attenzione ai bisogni dei clienti e delle comunità.

Da questo dialogo è maturata la scelta di compiere un passo in più: diventare Società Benefit. Per Elettro D significava trasformare un orientamento già presente in azienda in un impegno ufficiale, scritto nello statuto e riconosciuto a livello istituzionale. Questa decisione ha dato nuovo respiro alla strategia aziendale, perché ha unito la crescita economica con la responsabilità sociale e ambientale.

Una volta presa questa decisione, abbiamo lavorato insieme su diversi fronti: la definizione delle finalità di beneficio comune, l’individuazione delle aree prioritarie di intervento e la nomina del Responsabile d’Impatto. Un altro traguardo importante è la prima Relazione d’Impatto, che ha permesso all’azienda di raccontare in modo trasparente i risultati raggiunti e di fissare obiettivi concreti per il futuro.

Questi primi passi hanno segnato l’inizio di un percorso che oggi, al secondo anno, si sta consolidando. Elettro D non si limita più a “dichiarare” il proprio impegno, ma lavora per misurarlo e migliorarlo, con l’obiettivo di generare un impatto positivo sempre più concreto per lavoratori, clienti e comunità.

Elettro D: Relazione di Impatto: quali elementi avete voluto evidenziare e perché è così importante?

Agostino Marconi: la Relazione di Impatto è stata uno dei passaggi centrali del percorso con Elettro D. Non è un documento facoltativo, ma lo strumento che ogni Società Benefit deve redigere annualmente per rendere visibile e verificabile l’impegno assunto. La legge lo prevede come obbligo, ma in realtà la sua funzione è molto più ampia: è un rapporto di valutazione che fotografa i risultati raggiunti, misura gli impatti generati e definisce le priorità per il futuro.

La Relazione si basa infatti su un lavoro di valutazione di impatto, che prende in considerazione tutte le attività dell’impresa e le analizza rispetto a quattro aree fondamentali:

  • la governance, cioè come l’azienda prende le decisioni e integra gli obiettivi di beneficio comune nella propria strategia;
  • i lavoratori, con attenzione a sicurezza, formazione, welfare e sviluppo delle competenze;
  • l’ambiente, che riguarda la riduzione di consumi ed emissioni, l’efficienza energetica e l’uso responsabile delle risorse;
  • gli stakeholder esterni, ossia clienti, fornitori, comunità e partner, con cui l’impresa dialoga e costruisce relazioni di fiducia.

Nel redigere la prima Relazione di Elettro D abbiamo scelto di dare particolare evidenza a questi aspetti. Sul piano dei lavoratori, la priorità è stata attribuita a sicurezza, crescita professionale e benessere organizzativo. Per quanto riguarda il territorio e la comunità, è stato valorizzato il dialogo con gli stakeholder, anche attraverso iniziative come questo ciclo di “Incontri Sostenibili”, pensato per condividere esperienze e discutere di sostenibilità con partner e clienti.

Sul fronte ambientale, l’azienda ha messo in risalto i risultati ottenuti con l’installazione di impianti fotovoltaici, gli interventi di efficientamento e l’uso consapevole delle risorse naturali.

Infine, sul piano della governance, sono state descritte le nuove modalità di gestione e controllo introdotte con la trasformazione in Società Benefit, a partire dalla nomina del Responsabile d’Impatto.

La Relazione di Impatto è importante perché ha una doppia funzione. All’interno, diventa uno strumento di gestione: consente di monitorare i progressi, individuare aree di miglioramento e fissare obiettivi concreti. All’esterno, è un atto di trasparenza verso tutti gli stakeholder: clienti, fornitori, comunità, istituzioni. Non si limita a descrivere ciò che è stato fatto, ma orienta il futuro e rafforza la credibilità dell’azienda, riducendo il rischio di iniziative frammentarie o di greenwashing.

Elettro D: Diventare Società Benefit: cosa significa davvero e quali sono le implicazioni pratiche per un’azienda?

Agostino Marconi: diventare Società Benefit significa compiere una scelta che va oltre il semplice adeguamento normativo. Vuol dire integrare nello statuto aziendale, accanto all’obiettivo di generare profitto, quello di produrre un beneficio concreto per persone, comunità e ambiente.

È un passaggio che cambia la prospettiva con cui si prendono le decisioni e che rende la sostenibilità parte integrante del modello di business.

Dal punto di vista pratico, questa scelta si traduce in alcuni impegni molto chiari. L’azienda deve definire le proprie finalità di beneficio comune e inserirle nello statuto. Deve nominare un Responsabile d’Impatto, che ha il compito di monitorare il raggiungimento di questi obiettivi e di coordinare le azioni interne. E deve redigere e pubblicare ogni anno una Relazione di Impatto, che diventa lo strumento di trasparenza verso i propri stakeholder.

Ma le implicazioni non si fermano qui. Essere Società Benefit significa cambiare il modo di lavorare: le scelte strategiche vengono valutate non solo sulla base del ritorno economico, ma anche considerando l’effetto che avranno sui dipendenti, sui partner, sulla comunità e sull’ambiente. Questo porta a investire di più nel benessere delle persone, a selezionare fornitori responsabili, a sviluppare relazioni più solide con i clienti e a costruire un legame di fiducia con le istituzioni e con il territorio.

In sintesi, diventare Società Benefit non è un’etichetta, ma un modello di governance che impegna l’azienda a rendicontare ogni anno i propri progressi e a dimostrare con dati e fatti la coerenza tra valori dichiarati e azioni intraprese. È un percorso che richiede serietà e continuità, ma che consente di distinguersi, di rafforzare la reputazione e di creare valore duraturo nel tempo.

Elettro D: Guardando al futuro: quali opportunità per Elettro D e come può il modello Società Benefit trasformare il tessuto imprenditoriale italiano?

Agostino Marconi: per Elettro D il futuro è di consolidamento. Dopo un primo anno in cui è diventata Società Benefit e ha redatto la prima Relazione di Impatto, adesso l’obiettivo è rafforzare questo percorso con azioni strategiche che si basano su obiettivi quantitativi.

Significa, per esempio, strutturare meglio la raccolta dei dati sugli impatti ambientali, così da poter fissare obiettivi concreti di riduzione delle emissioni e dei consumi. Vuol dire anche sviluppare programmi di welfare e formazione più continuativi per i dipendenti, rafforzare il dialogo con fornitori e partner per diffondere pratiche sostenibili lungo la filiera, e mantenere vivo il rapporto con le comunità locali attraverso iniziative di ascolto e partecipazione. Format come gli “Incontri Sostenibili” sono un esempio chiaro dell’uso di uno strumento comunicativo per condividere esperienze e creare cultura della sostenibilità.

Guardando più in generale, il modello delle Società Benefit può avere un impatto trasformativo sul tessuto imprenditoriale italiano. In un Paese fatto in gran parte di piccole e medie imprese, questo modello offre una cornice chiara e verificabile per integrare la sostenibilità nella strategia d’impresa. Non parliamo di progetti estemporanei o di iniziative isolate, ma di un impegno che entra nello statuto e che viene monitorato e rendicontato ogni anno.

Nel settore delle costruzioni e della riqualificazione, questa trasformazione è particolarmente importante. Tradizionalmente percepito come un comparto poco trasparente, oggi il settore ha l’occasione di mostrarsi capace di innovazione, responsabilità e creazione di valore sociale. Aziende come Elettro D, scegliendo il modello benefit e il network HD, diventano esempi concreti di questo cambiamento: dimostrano che si può crescere economicamente contribuendo al tempo stesso alla qualità della vita delle persone e alla sostenibilità del territorio.

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