Incontri Sostenibili | Con Andrea Migli: l’energia del sole e quella delle relazioni

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Nel nuovo episodio di Incontri Sostenibili, abbiamo raccolto la storia di Andrea Migli, fondatore di Progetto Sole e uno dei primi progettisti in Italia a credere davvero nella forza delle energie rinnovabili. Con lui abbiamo parlato di vocazione, di impianti fotovoltaici, di scelte coraggiose e di come una collaborazione nata quasi per caso con Elettro D si sia trasformata in una sinergia profonda e duratura.

Elettro D: Andrea, ci racconti in breve la tua storia e com’è nato il percorso che ti ha portato a fondare Progetto Sole?

Andrea Migli:
La mia è una storia un po’ particolare. Di formazione sono ingegnere aerospaziale: da piccolo sognavo di diventare astronauta. Crescendo, ho capito che quel futuro su Saturno che immaginavo era un po’ lontano dalla realtà, e dopo la laurea ho cominciato a lavorare nel settore farmaceutico.

Un giorno, in ufficio, il mio capo guardando fuori dalla finestra disse: “Guarda che vento oggi… perché non facciamo qualcosa per l’ambiente?”
Quella frase ha risvegliato qualcosa in me. Era il 2004, e in Italia si parlava pochissimo di rinnovabili. Ho iniziato a cercare aziende che se ne occupassero e ho trovato posto in una delle prime del settore, a Torino, Energia Solare SRL, guidata da una vera pioniera: Teresa Bottasso.

Poi è arrivato il primo Conto Energia, l’incentivo che ha dato il via al fotovoltaico in Italia, e da lì il mio percorso è decollato. Ma volevo tornare alle mie radici. I miei nonni sono di Livorno, il mare mi mancava, e così ho deciso di fondare uno studio tutto mio, dedicato esclusivamente alle energie rinnovabili, prima a Crespina e poi a Livorno: Progetto Sole.

Elettro D: Sei stato un precursore, ma anche un promotore convinto delle rinnovabili in Italia.

Andrea Migli:
Sì, per me non è mai stato solo un lavoro. È una vocazione. La missione di Progetto Sole è far capire che il sole, il vento, le risorse naturali sono beni gratuiti che abbiamo a disposizione. Basta volerli usare.
Con un investimento iniziale — che si ripaga in pochi anni — possiamo alimentare case, aziende e comunità senza dipendere da colossi del gas o del petrolio.

Chi installa un impianto fotovoltaico o eolico non solo risparmia, ma fa qualcosa di utile per sé e per l’ambiente. È un cerchio che si chiude: beneficio individuale e collettivo, insieme.

Elettro D: Com’è nato l’incontro con noi? So che è stato… particolare.

Andrea Migli:
Sì, molto! Era il 2007. Lavoravo ancora a Torino e un giorno arriva questo elettricista toscano — Fabio — che voleva installare un impianto fotovoltaico. Ma non per venderlo, voleva testarlo su casa sua, capire se funzionasse davvero.

È stato un approccio onesto e curioso, e mi ha colpito. Poco dopo mi trasferisco in Toscana, a casa dei miei nonni a Crespina… e chi mi trovo vicino? Proprio lui! Da lì la collaborazione è nata in modo naturale. Io progettista, lui installatore: competenze complementari, stessi valori.

Elettro D: Possiamo dire che sei stato parte dell’evoluzione di Elettro D, specialmente verso le rinnovabili.

Andrea Migli:
Sì, abbiamo camminato insieme. Ci accomuna un modo di lavorare che mette qualità, cura e rispetto al primo posto. Io sono perfezionista, preferisco perderci un’ora in più ma fare bene. E Fabio è uguale: non lavora per “fare margine”, lavora per fare le cose fatte bene.

Questa mentalità ha portato a risultati concreti: impianti che funzionano meglio, clienti soddisfatti, passaparola positivo. È il segreto per crescere insieme: tu fai bene il tuo, l’altro lo riconosce, ti richiama, ti consiglia.

E poi Fabio ha sempre avuto una sensibilità profonda anche sul piano umano, sociale, quasi spirituale. Questo ha dato un’anima a quello che facciamo, e lo si percepisce nei risultati.

Elettro D: La sostenibilità non è solo ambientale, ma anche culturale, valoriale. Sei d’accordo?

Andrea Migli:
Assolutamente. Io vengo dall’aerospaziale, e lì si studia la teoria del caos, il famoso “effetto farfalla”: un battito d’ali in Africa può scatenare un uragano dall’altra parte del mondo.
Ecco, ogni piccolo gesto ha un impatto. Anche un piccolo impianto, installato bene, può fare la differenza: chi lo vede, ne parla, lo consiglia. E innesca un processo virtuoso.

A volte scherzo dicendo che il mio lavoro è “salvare il mondo”. Non sono andato sulla luna… ma forse sto contribuendo a qualcosa di ancora più utile.

Elettro D: C’è un progetto che vuoi citare, che ti rende particolarmente orgoglioso?

Andrea Migli:
Ce ne sono tanti, ma uno che mi sta a cuore è un agriturismo vicino a Crespina. Il proprietario voleva ristrutturare un vecchio edificio e renderlo sostenibile al 100%.

Abbiamo usato materiali naturali (30 cm di cappotto in calce e canapa), installato un impianto fotovoltaico integrato, una VMC progettata da Fabio, e abbiamo raggiunto un’efficienza straordinaria. Il progetto è stato perfino raccontato da Linea Verde in TV.

Un altro esempio è l’isola di Gorgona: ho curato uno studio per renderla energeticamente autosufficiente. Con Fabio ci siamo occupati del monitoraggio dei consumi in vista di una futura integrazione di sistemi eolici, fotovoltaici, a biomasse e perfino maromotrici (che sfruttano il moto delle onde). Un lavoro complesso, ma affascinante.

Elettro D: Se dovessi descrivere con una frase il senso del tuo lavoro?

Andrea Migli:
Fare in modo che le persone capiscano il valore dell’energia che ci circonda, che smettano di vederla come una dipendenza e inizino a viverla come una risorsa.
Restituire consapevolezza, e magari, nel mio piccolo… salvare il mondo.stesso alla qualità della vita delle persone e alla sostenibilità del territorio.

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